Il primo caso di spam: Maggio 1978!

La prima e-mail spam mai inviata risale al 3 maggio 1978, quando Gary Thuerk, un responsabile marketing della Digital Equipment Corporation, decise di mandare un messaggio promozionale a circa 400 utenti dei 2.600 della rete ARPANET ( la rete informatica militare finanziata dalla DARPA che precedette Internet e all’epoca era utilizzata principalmente da università, centri di ricerca e istituzioni governative ). Il messaggio aveva lo scopo di pubblicizzare una presentazione dei nuovi computer DECSystem-20.

Questo gesto fu considerato inappropriato e suscitò numerose lamentele da parte degli utenti e degli amministratori della rete, segnando così quello che è oggi considerato il primo caso documentato di spam elettronico. Nonostante le critiche, Thuerk dichiarò in seguito che la campagna fu un successo, generando vendite per circa 13 milioni di dollari.

Solo nel 1993 il termine “spam” entrò effettivamente in uso. Fu a causa di un post su USENET ( un newsgroup precursore di Internet, che può essere considerato un ibrido tra email e forum ): nel tentativo di implementare un sistema di moderazione che consentisse l’eliminazione dei post dopo la loro pubblicazione, il tecnico Richard Depew commise un errore accidentale. Il suo software conteneva un bug che causò la pubblicazione di oltre 200 messaggi nel gruppo di discussione news.admin.policy.

Però il termine “spam” non fu usato per descrivere questo episodio fino a diversi anni dopo, quando cominciò a essere impiegato per indicare messaggi indesiderati ripetitivi, ispirato da uno sketch comico dei Monty Python in cui la parola “spam” veniva ripetuta all’infinito.

Anche io quando studiavo Informatica all’Università di Pisa ( fine anni 80 ) feci uso dello Spam, ma a fin di bene! Mi accorsi che le directory personali degli studenti sul Server Unix erano di libero accesso, invece di essere protette. Studiai così un comando batch per mandare un messaggio di avvertimento a tutti gli utenti della rete e fare questo non era semplice come oggi perché non c’erano le liste di distribuzione. Quindi, non potendo inserire tutti i destinatari a mano, scrissi una serie di comandi per estrarre l’elenco degli utenti, formattarli in un certo modo e dare in input questo file al programma di posta elettronica ( che in realtà era una specie di chat ).

Funzionò benissimo! Ma il “brutto” è che non lo mandai solo agli studenti, ma proprio a tutti-tutti gli utenti! Amministratori della rete compresi e anche qualche professore!

Oggi lo spam, sembra incredibili, ma rappresenta fino al 90% di tutti i messaggi di posta elettronica!

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