Interfaccia grafica “magica”, ma primordiale
Tutti, o quasi 😁, ormai sappiamo di come Steve Jobs, con il Lisa prima ed il Macintosh poi, abbia portato l’interfaccia grafica al grande pubblico così che gli “ostici” comandi da scrivere sullo schermo nero erano finalmente sostituiti da click e doppio-click. Ma anche la Commodore, sua grande rivale, aveva tentato un esperimento simile con il Commodore 64. L’interfaccia si chiamava Magic Desk nel 1983. La suite fu creata in risposta alla mancanza di software di produttività per il Commodore 64 e fu ispirata proprio dall’interfaccia utente dell’Apple Lisa.
Magic Desk includeva un word processor e un file system con un’interfaccia utente grafica unica. L’utente la controllava con un cursore rappresentato da una mano tramite un joystick (!!!). L’interfaccia presentava una stanza con una scrivania, un archivio, un cestino ed una porta, con vari oggetti come un telefono, una calcolatrice e una macchina da scrivere … insomma quello che doveva essere un ufficio.
Il word processor consentiva di digitare e modificare testo, con una rappresentazione visiva di una macchina da scrivere sullo schermo. Per evitare perdite accidentali di dati, il sistema consentiva anche di annullare l’eliminazione del documento in pochi secondi. Nel complesso, Magic Desk era un tentativo innovativo di una suite di produttività grafica per il Commodore 64, sebbene non raggiungesse il suo pieno potenziale a causa delle sue limitazioni e della successiva attenzione su altri progetti da parte di Commodore… peccato aggiungo io! visto che il Commodore 64 è stato il Computer più veduto al mondo: si stima circa 12.500.000 di macchine vendute in 11 anni.